Porchetta: qual è la migliore e dove acquistarla online
La porchetta è un prodotto tipico del Lazio e delle regioni del centro Italia, piuttosto rinomato anche all'estero. Questo alimento è a base di carne di maiale arrostito al forno e affettato come un salume. La storia della porchetta è quasi millenaria e le fonti per la ricostruzione delle sue origini non sono certe. Il prodotto più famoso che si attesta il marchio IGP è la porchetta di Ariccia, ma esistono diversi prodotti simili, di buona qualità.
In questa guida ti portiamo a conoscere uno dei prodotti tipici italiani più buoni e gustosi e ti spieghiamo la differenza con la porchetta d'Ariccia, unica con il marchio I.G.P. Al termine dell'articolo troverai delle indicazioni per trovare il prodotto online a miglior prezzo!
Origini della porchetta
La porchetta ha origini molto lontane, si può riscontrare la sua esistenza fin dai tempi degli antichi romani, con la ricetta di Apiceo: il porcellum farcilem, presente nel suo storico ricettario.
Già allora si era compresa la bontà del maiale cotto al forno, in modo particolare, se abbinato a una varietà di spezie. La ricetta descritta da Apiceo infatti è molto simile a quella attuale: prevede di liberare il maialino delle proprie interiora e speziarlo con una miscela di spezie, sale e pepe; legarlo e arrostirlo.
Si hanno tracce di un piatto simile anche nel trattato di agronomia bolognese di Vincenzo Tanara; già in anni più recenti, nel centro Italia si sentiva parlare dei "porchettari".
La porchetta ha avuto nel tempo una grande diffusione nel territorio italiano e un gran successo soprattutto fra la classe popolare.
La ricetta attuale ha origini incerte, ma si pensa derivi dal centro Italia, dalle zone di Lazio e Umbria. Oggi infatti sono due le città che si contendono la fama di produrre il prodotto più pregiato: Ariccia, comune romano, che si è guadagnato anche il marchio IGP e Norcia, in Umbria, che resta comunque molto famosa per l'esclusiva ricetta.
Cosa è la porchetta di Ariccia e perché è pregiata?
La porchetta, nella ricetta tradizionale, prevede innanzitutto che il maiale sia di sesso femminile e prima di essere preparato, venga disossato a mano con una tecnica speciale.
Il Disciplinare prevede l'asportazione di tutte le parti ossee ad eccezione di fibia e perone di arti posteriori; si devono lasciare le ossa craniche.
Si prevede, inoltre, di rifilare la carne esportando anche le parti in eccesso, come la carne di prosciutto, collo, spalla e filetto; al fine di permettere un'adeguata cottura della pietanza.
Seguono altre fasi importanti per definire la tipica ricetta a marchio I.G.P della porchetta di Ariccia, quali:
- Salatura: il sale fino marino non deve superare i 15-3 grammi di sale per chilogrammo di materia prima.
- Riposo: dopo la salatura deve trascorrere almeno un ora, affinché il sale venga assorbito completamente.
- Massaggiatura: la massaggiatura deve avvenire manualmente e in tutte le parti del tronchetto in cui è stato distribuito il sale. il tempo minimo richiesto va tra i 30 secondi e i 5 minuti, al fine di togliere il sale in eccesso.
- Speziatura: la miscela di spezie deve comprendere pepe nero, rosmarino e aglio nella quantità da 150 a 250 gr. per 100 Kg di materia prima.
- Legatura e cucitura: la legatura e la cucitura rappresentano la fase più importante poiché contribuiscono a dare alla porchetta il suo taglio originario. La porchetta infatti viene legata e cucita attorno ad un tubo di alluminio alimentare o di acciaio inox, con lo scopo di favorire internamente un'omogenea trasmissione e diffusione del calore durante la cottura. In questa fase il tronchetto viene accorciato e compattato passando lo spago in tutta la lunghezza del tronco della carcassa.
- Cottura: la cottura deve avvenire nel forno, preventivamente riscaldato a 200 C° . La temperatura durante la cottura deve restare compresa fra i 160° e i 280°; in un tempo compreso fra le 3 e le ore. È n questo modo che si ottiene la crosta croccante tipica della porchetta.
Oltre alle ragioni storiche, anche se non ancora pienamente accertate, che legano la produzione della porchetta a un tradizione millenaria, vi è una ragione specifica che ha valorizzato la produzione della porchetta di Ariccia.
La prima sagra per celebrare la pietanza è nata nel comune romano, nel 1950. Ancora oggi, infatti, ogni anno si svolge questa importante manifestazione in stile folkloristico, con i venditori ai banchi vestiti in abiti tradizionali ariccini.
La porchetta si può magiare in gravidanza?
Trattandosi di un prodotto cotto al forno, la porchetta può essere mangiata anche in gravidanza. La medicina, infatti, sconsiglia alle donne gravide di ingerire pietanze in forma cruda.
Tuttavia, si consiglia di moderarsi nel consumo, poiché si tratta di un cibo molto speziato e al quanto calorico. Eventualmente consumarla al piatto, accompagnata da verdure; meglio evitare il panino con porchetta.
Consigli su dove trovare la porchetta online
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